L’importanza del recipiente
Un aspetto spesso sottovalutato nella preparazione delle torte spugnose
è la grandezza del recipiente utilizzato per montare le uova. La ciotola utilizzata per montare le uova non deve essere troppo ampia (deve essere proporzionale alla quantità di uova).
Se le uova si spandono troppo non si riesce a incorporare aria in modo efficiente.
La velocità con cui le fruste, o la planetaria, sbattono le uova deve essere media.
Per avere il massimo volume possibile è preferibile montare le uova a una temperatura compresa tra 25 e 40 °C.
La farina si staccia 2 volte per aumentare l'aerazione e si aggiunge delicatamente.
La farina non deve essere mescolata perché questo porterebbe a una rottura di molte delle bolle d’aria che abbiamo avuto la pazienza di incorporare.
La tecnica corretta per inglobare la farina nelle uova è quella di utilizzare una spatola rivoltando, dal centro verso l’esterno e dal basso verso l’altro, la miscela.
Non importa se rimangono delle strisce di colore più chiaro nella pastella, segno di una omogeneizzazione non perfetta, perché in fase di cottura spariranno.
In alcune torte di questa categoria è prevista l’aggiunta di grassi che, come sappiamo, destabilizzano le bolle d’aria.
Nelle torte che prevedono il burro questo viene sciolto e aggiunto, poco alla volta, alla fine della fase di battitura delle uova e dello zucchero.
In questo modo gli emulsionanti dell’uovo aiutano a incorporare il grasso riducendo al minimo la perdita di volume.
Nelle torte spugnose le uova, con le loro proteine, induriscono la struttura finale.
Per minimizzare questo effetto si aggiunge zucchero in quantità simile alle uova: aseconda della ricetta, dal 30% in meno sino al 25% in più.
La farina non deve superare in peso né le uova né lo zucchero presenti.
La torta angel food cake prevede l’utilizzo dello stesso peso di albumi e zucchero,mentre la farina è un terzo delle uova.
La pastella delle torte spugnose deve essere messa immediatamente nel forno già in temperatura, solitamente a 180-200 °C.
Ogni ritardo può comportare la perdita di volume dovuta alla bolle d’aria che sfuggono dalla pastella.
TORTA ANGEL FOOD CAKE
Ingredienti
8-10 albumi (temperatura ambiente o anche leggermente tiepidi,
fino a 40 °C)
zucchero semolato a grana fine ( Zefiro) : lo stesso peso degli albumi
farina 00 (8% di proteine) : un terzo del peso dello zucchero (setacciata 2 volte)
un cucchiaino cremor tartaro
un pizzico di sale fino
un cucchiaino estratto di vaniglia
un cucchiaino aroma di mandorla
La procedura
Setacciare la farina
Accendere il forno a 190° C
Pesare gli albumi e metteteli in una bacinella
Unire il cremor di tartaro e continuate a sbattere sino a quando gli albumi non prendono struttura e aumentano il loro volume di quattro volte circa.
Quando gli albumi cominciano a mostrare una certa struttura aggiungete, gradualmente e a filo continuando a sbattere, il 50-60% dello zucchero,possibilmente di granulometria extrafine.
Sciogliendosi nell’acqua presente lo zucchero aumenta la viscosità della miscela e stabilizza le bolle d’aria che, intrappolate, non possono sfuggire facilmente.
Lo zucchero ha la duplice funzione : di costruire la struttura portante e di impedire la formazione di glutine, ruolo che normalmente viene svolto soprattutto dai grassi, qui totalmente assenti.
Aggiungere il sale insieme alla metà dello zucchero.
Il sale destabilizza la schiuma, che però in questo caso viene cottavelocemente e non seccata come una meringa francese, e quindi non è necessariamente un problema.
Smettere di montare quando la meringa, sollevando la frusta, forma dei bei picchi.
Aggiungere un po’ di estratto di vaniglia e l'aroma di mandorla a questo punto.
Aggiungere poco a poco il resto dello zucchero.
Setacciare la farina un’ultima volta direttamente sugli albumi montati, poco alla volta, usando una spatola per incorporare delicatamente la farina con la tecnicadel ripiegamento:
immergete una spatola di gomma di taglio nel centro dell’impasto e, ruotando di un quarto di giro la ciotola, contemporaneamente “ripiegate” l’impasto sollevandolo da sotto e ribaltandolo.
Possono servire anche una decina di manovre per incorporare bene tutta la farina ; non esagerate, però, con il mescolamento per non far collassare l’impasto.
Sul fondo dello stampo, se non è sganciabile, potete mettere
della carta da forno.
Non imburrate le pareti ( i grassi sono deleteri per gli albumi montati)
la torta aderisca alle pareti, in modo tale che non
collassi durante la cottura.
Versare l’impasto nello stampo.
Infornate a 190 °C.
Una volta preparato l’impasto è
E' importante cuocere la torta velocemente, per non far sfuggire l’aria intrappolata.
Durante la cottura il calore espande le bolle d’aria intrappolate.
L’acqua presente, evaporando, le gonfia ulteriormente.
È il momento in cui la torta comincia a crescere per la pressione interna.
Nel frattempo l’amido della farina gelatinizza mentre le proteine presenti denaturano e coagulano, dando rigidità alla struttura.
Perché tutto questo accada nei tempi corretti è necessario che la temperatura del forno sia ottimale: una temperatura troppo bassa non è in grado di gonfiare in modo sufficientemente veloce la torta, e la farebbe collassare.
Se invece la temperatura è troppo alta la crosticina superiore si forma quando l’interno è ancora fluido.
Il vapore presente non riesce a sfuggire e questo crea i proverbiali “bozzi” sulla
superficie.
Dopo 35-40 minuti togliere la torta dal forno e fatela raffreddare capovolgendo lo stampo.
In questo modo si evita che la gravità possa farla collassare sotto il proprio peso. Non preoccupatevi: non si staccherà poiché non abbiamo imburrato le pareti proprio per far aderire la torta.
Il cremor di tartaro aggiunto all’albume ha acidificato l’impasto e questo sfavoriscela reazione di Maillard, quindi la doratura non sarà così intensa come per altre torte.
Non avendo grassi questa torta non si mantiene bene: è una torta estiva leggera da gustare con una salsa alla frutta o addirittura delle fettine di frutta fresca tagliate su una fetta, e magari un po’ di salsa al cioccolato.
Data la struttura un poco gommosa, dovuta alla totale assenza di grassi, è meglio tagliarla con un coltello seghettato, come quelli usati per il pane
La farina deve essere povera di proteine, perché non vogliamo formare il glutine durante l’impasto.
Usare una farina 00 per torte o una miscela per torte con l’8% di proteine o meno.
Se avete in casa solo farina 00 con percentuali di proteine superiori potete aggiungere dell’amido per ottenere la percentuale desiderata.
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